EPISODIO 05: PROFEZIE AUTOAVVERANTI.

 

Guardiamo ora un altro possibile comportamento, ovvero quindi un’altra possibile comunicazione all’interno della coppia.
Ricordiamo sempre che quanto vale tra due persone, più in generale vale in tutte le comunicazioni, anche se – chiaramente – lo moduleremo in modo diverso a seconda che ci troviamo con il coniuge, col compagno o la compagna, col capo ufficio, con l’amministratore delegato.

Dipende da chi ci troviamo di fronte: a volte, anche contro il nostro carattere, per evitare conseguenze peggiori oppure per ottenerne un beneficio maggiore, assumiamo una posizione diversa da quella che terremmo normalmente.

Vediamo adesso una situazione che appare da un lato divertente ma dall’altro – se non governata – a rischio di produrre danni all’interno della coppia.

Stiamo parlando di situazioni che sono ben note – soprattutto in economia – e vengono definite “profezie auto-realizzanti” o auto-avveranti. Cosa sono? Vediamo in economia.

E in questo ambito si tratta di qualcosa che è già successo, tant’è che ci sono infatti anche delle norme che regolano il flusso delle informazioni nel campo economico.

Esempio: immaginiamo che una banca sia assolutamente solida. Ora, nessuna banca possiede in cassa il 100% della liquidità necessaria per rimborsare contemporaneamente tutti i correntisti: il denaro è impiegato, il denaro è prestato, il denaro è investito.
Io non sono un economista, ma so che – in base a dei dati storici – la banca,  in base a statistiche e così via, ha la possibilità di rimborsare contemporaneamente un certo numero, una certa percentuale di correntisti, perché ben difficilmente il 100% dei correntisti chiederà il rimborso nell’arco della stessa giornata.
Facciamo finta, però, che qualcuno, ad arte, metta in giro la voce che quella determinata banca non ha la liquidità necessaria e riesca a creare una situazione di panico.
Allora è evidente che tutti i correntisti correranno a ritirare il denaro: chi prima arriva, meglio prenderà.
Questo metterà la Banca di fronte all’impossibilità di essere solvente.
Quindi, l’andare a ritirare i soldi – che è l’azione di difesa rispetto al male che penso di subire – è in realtà ciò che provoca il male.
Questa è la profezia auto-realizzante.

Mi potrete dire: “Va bene, ma che c’entra l’economia nella coppia?”.

C’entra, c’entra tantissimo, perché le profezie auto-realizzanti sono un classico del nostro modo di comunicare.
Se io immagino, presuppongo, credo, sono convinto, che l’altra persona farà una determinata cosa – anche se non l’ha ancora fatta – è probabile che io agisca preventivamente per rispondere a ciò che io ritengo che succederà, ma che non è ancora successo.
Quindi il mio agire è preventivo.
Spesso questo agire preventivo mette in moto tutti quei meccanismi che, in realtà, porteranno esattamente alla realizzazione della paura.

Prendiamo per esempio pratico che, in una coppia, uno dei due partner è estremamente geloso: per questo metterà in atto tutta una serie di comportamenti di controllo che però – cosa determineranno? Avranno l’effetto di allontanare l’altra persona e probabilmente di avvicinarla a qualcun altro.
Alla fine il partner geloso dirà “Avevo ragione ad essere geloso” ma, in realtà, se non si fosse fatto attivare alcun meccanismo, molto probabilmente la situazione di danno non si sarebbe realizzata.
È così?

Altro esempio: se io penso, credo, ritengo che l’altra persona – quando la vedo con la faccia imbronciata – urlerà e io non ho voglia di sentirla, molto verosimilmente assumerò un atteggiamento di difesa. Ma forse sarà proprio questo mio atteggiamento di difesa che innescherà il conflitto.

Ulteriore situazione: una persona ritiene di essere antipatica e allora fa di tutto per cercare di apparire simpatica al partner, agli amici, al gruppo, ai colleghi. Ma proprio questo suo desiderio estremo di farsi notare, di essere in mezzo, di essere simpatico, molto probabilmente porterà l’effetto di produrre antipatia.

E potrebbero esserci mille esempi.

Morale della favola?
Stiamo molto attenti ad anticipare. Non che in assoluto ciò non debba mai avvenire. Togliamo gli assoluti, ma stiamo molto attenti ad anticipare il comportamento altrui, perché poi – inevitabilmente – avremo sì ragione, senza però accorgerci che ciò che volevamo evitare in realtà l’abbiamo provocato noi.

 

A presto…ma senza voler prevedere troppo in anticipo…
Dario