Passiamo ora a un altro punto che riguarda in maniera molto concreta la relazione di coppia – e anche tutte le altre relazioni.
Nel primo episodio avevamo detto che non si può non comunicare perché “tutto è comunicazione”: una considerazione che potrebbe quasi sembrare banale anche perché, a prima vista non si intuisce come possa incidere profondamente all’interno delle relazioni.
Portando avanti il discorso, possiamo specificare che ogni comunicazione ha una sua parte verbale – il contenuto – e una sua parte non verbale, cioè COME il contenuto viene detto. Gli elementi della comunicazione non verbale, dalla gestualità del corpo ai toni di voce ai gesti, sono studiati dalla disciplina chiamata prossemica: oggi questo è piuttosto noto, ma non era così chiaro prima della pubblicazione del libro che abbiamo citato nell’episodio precedente, “La pragmatica della comunicazione umana”.
Ormai consapevoli delle due componenti, i buoni comunicatori lavorano molto su quella non-verbale, proprio perché così attirano l’attenzione, coinvolgono, risultano più efficaci: sanno bene che puntare solo sul contenuto esprimendolo in una modalità poco efficace ne ‘spegne’ il valore.
E nella comunicazione delle coppie?
Lo sappiamo bene, spesso nelle coppie càpita di discutere su quale film andare a vedere, dove andare in vacanza, quando andare a trovare i suoceri: insomma questioni molto pratiche che, proprio in quanto così pratiche, appaiono risolvibili con ragionamenti logici e verbali, quasi come se si trattasse di risolvere un’equazione.
Ma… è davvero così ‘matematico’ l’esito? Vediamolo nel concreto.
Immaginiamo che uno dei due dica (contenuto): “Quest’anno sarebbe bene andare in vacanza al mare”; l’altra persona potrebbe obiettare a questo contenuto, vuoi perché non gli piace il mare, vuoi perché ha altre idee, vuoi per mille motivi, e dire “mah, quest’anno sarebbe opportuno fare un giro in qualche città artistica, visitare monumenti…”.
Ora, qui siamo sul piano del contenuto; tutto funzionerà, nella misura in cui ci si mette d’accordo…
E se invece l’accordo non si trova?
Eh, qui sorgono i problemi, perché anche una situazione banale come decidere dove andare in vacanza, in realtà può nascondere delle insidie.
Innanzitutto, naturalmente, bisogna vedere COME queste affermazioni vengono fatte, come viene espresso il desiderio dell’uno o dell’altra.
Generalmente la situazione degenera perché si cerca di dimostrare con dati ‘scientifici’ assolutamente ‘inoppugnabili’ che è meglio andare al mare anziché in montagna o nelle città d’arte o altrove. E l’altra persona risponde, adducendo dati ‘scientifici’ altrettanto ‘inoppugnabili’, che quell’affermazione è falsa.
Il punto è che, quando non ci si riesce a mettere d’accordo sul contenuto, il problema è di relazione, cioè si trova su un altro livello: il problema non è l’andare al mare o l’andare in montagna o da qualunque altra parte, ma è quello che ciò davvero significa.
Perché, nella nostra comunicazione, il ‘cosa’ determina il contenuto, ma il ‘come’ determina la relazione:
una non corretta gestione del ‘come’ rappresenta in realtà una non corretta gestione delle relazioni.
Quindi il problema non è che l’altra persona ‘non capisce’ che sarebbe opportuno andare al mare; il punto è che le modalità con cui viene sostenuta la propria idea rivelano lo stato reale della relazione: andare al mare o non andarci in realtà nasconde qualcos’altro: desideri di potere, voglia di affermarsi, abitudini…
In breve: la comunicazione ha una parte verbale (contenuto) e una non verbale (che indica la relazione).
E per una coppia è importante capire – e capirlo il più velocemente possibile – che, se dopo dieci minuti di discussione su dove andare in vacanza, non ci si è messi d’accordo sul contenuto, il problema è di relazione. Allora occorre porre attenzione e gestire la relazione, anche attraverso una comunicazione non verbale differente, che quindi metta in gioco altre emozioni, altre percezioni.
Altre. Differenti.
E per questa volta ti saluto con queste due citazioni musicali ‘leggere’, dandoti appuntamento al prossimo episodio!
“Ogni estate c’è un dilemma estivo: se andare al mare o andare ai monti.
Dobbiamo decidere”
(Elio E Le Storie Tese con Giorgia, 2008)“Hai deciso tu dov’è che si può andare / Decidi tu, hai deciso tu”.
(Ron, 1980)
A presto
Dario