25 aprile 2020: un tempo per cambiare o per rimanere uguali?

Oggi, 25 aprile 2020, mi tornano in mente due frasi che sento spesso in questo periodo: “Andrà tutto bene, ne usciremo migliori” e “Non cambierà nulla, l’uomo non impara”.

Queste due frasi prese in senso letterale e assoluto sono due estremi che non mi sento di condividere. Pensare che ne usciremo migliori è forse un ottimismo che rasenta l’ingenuità, pensare che nulla cambierà è forse un eccessivo pessimismo. Cosa ci insegna la storia? L’uomo è già passato attraverso grandi tragedie, non è la prima volta e probabilmente non sarà l’ultima. La seconda guerra mondiale è finita 75 anni fa eppure nel mondo si sono combattute altre guerre, non si è mai finito. Ma qualcosa è successo: l’Europa ha tentato e sta tentando di unirsi; oggi si parla di diritti fondamentali dell’uomo anche se spesso disattesi. In fondo l’uomo qualcosa impara, meno di quello che dovrebbe e tende a dimenticare ma qualcosa impara. Oggi ricordiamo persone morte per dare a tutti libertà di pensiero e parola, anche a coloro che oggi tornano a seminare odio e vogliono togliere questa libertà. Il Padre che è nei cieli, dicono i Vangeli, fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Qui c’è il grande mistero e la grandezza dell’umanità: ad ogni generazione bisogna iniziare daccapo! Ogni nuova persona che nasce riparte! L’esperienza dei padri serve solo fino ad un certo punto perché il mondo cambia. Ogni persona nasce libera, anche di commettere gli errori già commessi. Ed è grande, veramente grande, che ciascuno di noi torna e ritorna ad esercitare libertà e responsabilità nel tempo in cui vive. I valori che hanno animato le generazioni che ci hanno preceduto vanno scelti di nuovo oggi. Quando la pandemia sarà finita, e finirà, dovremo scegliere di nuovo come vivere! Non si impara per accumulo dalle generazioni precedenti, si impara dalla esperienza che io faccio, possibilmente aiutato da adulti che mi aiutano a leggerla e ad orientare le scelte. E per me credente qui c’è anche il Mistero di Dio che mi accoglie come persona nuova e si rimette in gioco con me, di nuovo!

(Foto di Pavlofox da Pixabay)